Pochi ingredienti, nessun robot da cucina e solo un cucchiaio di legno: così nasce la torta più amata dalle famiglie italiane
C’è un profumo che riempie la cucina, un suono di cucchiai sul vetro della ciotola e mani che affettano lentamente le mele. La torta di mele della nonna non ha bisogno di presentazioni: è il dolce più iconico della tradizione casalinga, quello che si fa senza pesare troppo gli ingredienti e con strumenti semplici. È anche una delle ricette più accessibili: bastano uova, farina, zucchero, qualche mela e un pizzico di pazienza. Eppure, ogni volta che esce dal forno, sembra una magia che si ripete.
Nessuna frusta, solo un cucchiaio: così si fa davvero la torta della nonna
Questa non è una torta da pasticceria. È una torta da casa vera. Non servono planetarie, né fruste elettriche. Solo una ciotola capiente, un cucchiaio di legno e un po’ di attenzione nel dosare e amalgamare gli ingredienti. Il primo passo è preparare le mele, che vanno tagliate a cubetti e a fette. Le prime andranno dentro l’impasto, le seconde serviranno per la decorazione. Il trucco per mantenerle chiare è semplice: basta un po’ di succo di limone.
Le uova si mescolano con zucchero, olio e latte, poi si aggiunge la scorza di limone grattugiata e una bustina di vanillina per aromatizzare. La farina 00 viene unita al composto, seguita dal lievito in polvere per dolci. L’impasto, una volta omogeneo, accoglie i cubetti di mela, che si distribuiscono nel composto donando umidità e dolcezza.

La torta viene poi versata in una teglia da 18 a 26 cm, rivestita di carta forno. In superficie si dispongono le fette di mela a raggiera, a formare un disegno classico, di quelli che ricordano subito la cucina della nonna. Una spolverata di zucchero semolato sopra e si va in forno: 180°C per circa 40 minuti.
Non è necessario molto altro. Solo la prova stecchino per verificare la cottura e poi, una volta fredda, una leggera nevicata di zucchero a velo. E la torta è pronta. Piace a tutti, grandi e bambini, ed è perfetta sia per la colazione che per una merenda accompagnata da un tè caldo o un bicchiere di latte.
Una base da personalizzare, tra ricordi e varianti di stagione
La forza della torta di mele della nonna è anche nella sua versatilità. Le mele si possono scegliere in base a quello che c’è in casa: renette, golden, fuji. Alcuni aggiungono uvetta ammollata nel rum, altri preferiscono dei pinoli tostati, o una punta di cannella per esaltarne il profumo. Chi è intollerante al lattosio può usare latte vegetale, chi ama sapori più rustici può usare burro fuso al posto dell’olio.
Nelle versioni più moderne la torta viene preparata anche in formato muffin, oppure cotta in stampini monoporzione, perfetti da portare al lavoro o a scuola. C’è chi decora la superficie con confettura di albicocche a fine cottura, per renderla lucida e golosa, e chi la serve con crema inglese o gelato alla vaniglia per farla diventare un vero dessert da fine pasto.
Quello che non cambia mai è la sensazione di familiarità che ogni fetta porta con sé. Una ricetta che non passa mai di moda, che non ha bisogno di essere reinventata, solo raccontata ogni volta con gesti diversi. Perché la torta di mele, quella vera, non è scritta in un libro ma nelle mani di chi la prepara.