Metti sempre le uova nella porta del frigo? Ecco perché è il posto peggiore in assoluto

Conservare le uova nel modo sbagliato può favorire la proliferazione di batteri. Ecco dove metterle e come verificare se sono ancora buone.

Le uova, nei supermercati italiani, sono esposte a temperatura ambiente. Questo porta molti consumatori a credere che il freddo non sia necessario. Appena arrivati a casa, però, quasi tutti fanno lo stesso gesto: le sistemano nel vano porta-uova del frigorifero, convinti che sia la soluzione migliore. In realtà è un’abitudine sbagliata. Quella posizione, proprio dietro lo sportello, è tra le più instabili: le continue aperture causano variazioni di temperatura che mettono a rischio la barriera naturale dell’uovo, rendendolo più vulnerabile all’umidità e quindi ai batteri.

Dove si conservano davvero bene le uova e perché il cartone non basta

Per garantire sicurezza alimentare e freschezza, le uova andrebbero conservate su uno dei ripiani interni del frigorifero, meglio se quello centrale o superiore, dove la temperatura resta più stabile e bassa (intorno ai 4°C). In quel punto non vengono mai esposte all’aria calda che entra ogni volta che si apre la porta, e non subiscono sbalzi che favoriscono la formazione di condensa. L’umidità, infatti, è uno dei principali alleati dei microrganismi patogeni, come la Salmonella, che può attraversare il guscio più facilmente se la sua protezione naturale viene compromessa.

Dove si conservano davvero bene le uova e perché il cartone non basta – aperito.it

Un altro errore comune è quello di lasciare le uova nella confezione di cartone. Sebbene utile durante il trasporto, il cartone è poroso e può trattenere residui di feci, polvere o batteri provenienti dalla fase di confezionamento. Per questo motivo è preferibile travasare le uova in un contenitore in vetro pulito, lavabile e igienico. Il vetro, a differenza della plastica o del cartone, non assorbe odori e impedisce la proliferazione batterica.

Un ulteriore accorgimento riguarda la posizione dell’uovo nel contenitore: metterle con la punta rivolta verso il basso aiuta a mantenere il tuorlo centrato, lontano dalla sacca d’aria. Questo rallenta l’invecchiamento del contenuto interno e riduce il rischio di contaminazione, poiché la camera d’aria è il punto più esposto.

Come capire se un uovo è ancora buono (anche senza guardare la data)

Nel dubbio, soprattutto se la data stampata sulla confezione è sbiadita o se le uova sono state trasferite in un altro contenitore, esiste un metodo casalingo veloce ed efficace per verificare la freschezza: il test dell’acqua. Riempendo un bicchiere con acqua fredda e immergendo l’uovo, si possono osservare tre comportamenti:

  • Se rimane sul fondo, è fresco e sicuro da mangiare.

  • Se si solleva leggermente, ha qualche giorno, ma può essere consumato, meglio se ben cotto.

  • Se galleggia, è da scartare, perché la sacca d’aria interna è aumentata di volume e la decomposizione è già in atto.

Questo trucco sfrutta la fisiologia dell’uovo: col passare del tempo, l’umidità interna evapora attraverso il guscio poroso, facendo aumentare la camera d’aria. Quando diventa troppo grande, l’uovo perde peso e galleggia.

Infine, vale la pena controllare il codice stampato sul guscio, che inizia con un numero da 0 a 3: “0” indica allevamento biologico, “1” all’aperto, “2” a terra, “3” in gabbia. Le uova provenienti da allevamenti biologici o all’aperto, oltre ad avere standard etici migliori, hanno spesso anche una qualità nutrizionale superiore, grazie alla dieta delle galline e alle condizioni ambientali.

In sintesi: conservare bene le uova significa evitare la porta del frigo, usare contenitori igienici, posizionarle correttamente e verificarne la freschezza prima del consumo. Sono piccoli gesti quotidiani, ma possono ridurre i rischi alimentari e migliorare la qualità del cibo che portiamo in tavola.

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