Una ciambella al latte con un solo uovo, soffice e genuina, ideale per la colazione o la merenda. Scopri come prepararla in pochi passaggi.
C’è qualcosa nei dolci semplici che continua a resistere al tempo e alle mode. La ciambella al latte con un solo uovo è uno di quei gesti di cucina che sanno di mattine lente, di latte caldo sul fuoco, di tavole apparecchiate con cura. È una ricetta della tradizione contadina, dove pochi ingredienti – uova, latte, farina – bastavano per nutrire e coccolare un’intera famiglia. E ancora oggi, con la stessa semplicità, si può sfornare una torta soffice, profumata, perfetta per la colazione o la merenda.
La consistenza soffice che si ottiene con un solo uovo (e senza burro)
Uno degli aspetti più sorprendenti di questa ciambella è la sofficità dell’impasto, ottenuta pur utilizzando un solo uovo. Questo è possibile grazie all’uso combinato di latte, olio di semi e lievito per dolci, che donano leggerezza e umidità al composto. Il risultato è un dolce leggero ma corposo, adatto anche a chi vuole evitare preparazioni troppo ricche o cariche di grassi.


La ricetta prevede l’utilizzo di 270 g di farina 00, 180 g di zucchero semolato, 75 ml di olio di semi di girasole, 200 ml di latte e una bustina di lievito per dolci. A questi si aggiungono la scorza grattugiata di un limone bio e 80 g di gocce di cioccolato fondente, che rendono la ciambella più golosa senza appesantirla.
Il procedimento è lineare: si inizia montando l’uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Poi, poco per volta, si aggiungono la farina setacciata, il latte e l’olio, alternandoli e continuando a montare. Alla fine si incorpora il lievito e la scorza di limone, mescolando fino a ottenere una pastella liscia e priva di grumi. Le gocce di cioccolato vanno aggiunte per ultime, con delicatezza, per evitare che affondino durante la cottura.
Una volta versato il composto in uno stampo da ciambella da 22 cm imburrato e infarinato, si può arricchire la superficie con altre gocce di cioccolato. Si cuoce in forno statico a 180°C per circa 35-40 minuti, controllando con lo stecchino prima di sfornare. Dopo averla fatta raffreddare su una gratella, si può spolverare con zucchero a velo, servendola con tè, latte o un succo di frutta.
Varianti possibili e consigli per mantenerla soffice più a lungo
La forza di questo dolce sta anche nella versatilità. Basta cambiare un dettaglio per ottenere una nuova versione ogni volta: una scorza d’arancia al posto del limone, un cucchiaio di liquore all’anice per un gusto più deciso, o ancora uvetta ammollata, mele a cubetti, vaniglia o cannella per renderla più aromatica. È un impasto che si presta a essere personalizzato, mantenendo però sempre quella base morbida e neutra che ricorda i sapori semplici dell’infanzia.
Dal punto di vista della conservazione, la ciambella al latte si mantiene bene per 3-4 giorni a temperatura ambiente, sotto una campana di vetro o in un contenitore ermetico. Se si vuole conservare al meglio l’umidità interna, basta avvolgerla nella pellicola trasparente una volta raffreddata completamente. Si può anche congelare a fette, per averla sempre pronta all’uso.
Perfetta per le colazioni lente o per le merende dei bambini, questa ciambella non ha bisogno di panna, burro o creme elaborate per conquistare. Basta una fetta, un bicchiere di latte caldo, e si è di nuovo seduti alla tavola della nonna.