Una famiglia che torna a casa con la confezione del latte in mano, la data di scadenza controllata più volte e comunque la sensazione che qualcosa non vada. Questa immagine è diventata comune in diversi Stati degli USA dopo che un gruppo di neonati è finito in ospedale con sintomi preoccupanti. Non è una questione di richiami per biscotti o conserve: riguarda alimenti pensati per i primi mesi di vita, quando l’organismo è più vulnerabile. Il richiamo e le indagini hanno acceso un faro sulla sicurezza di una filiera che molti genitori considerano imprescindibile.
Il focolaio e le indagini
Tra agosto e novembre 2025 sono stati segnalati e confermati ricoveri di 13 neonati in dieci diversi Stati americani con segni compatibili con il botulismo infantile. I reparti pediatrici hanno registrato neonati con difficoltà a nutrirsi, debolezza muscolare, perdita del tono del capo e un pianto più debole del solito. In tutti i casi emergeva un elemento in comune: l’uso della formula ByHeart Whole Nutrition Infant Formula proveniente da due lotti specifici, identificati con i codici 206VABP/251261P2 e 206VABP/251131P2 con scadenza a dicembre 2026.

La Food and Drug Administration (FDA) e i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno aperto indagini per capire l’origine della contaminazione, mentre l’azienda produttrice, ByHeart Inc., ha annunciato un richiamo volontario dei lotti sospetti. Le autorità sanitarie hanno agito per precauzione anche se la correlazione causale tra la formula e tutti i casi non è stata ancora definitivamente accertata. Un dettaglio che molti sottovalutano: la rapidità del ricovero ha evitato esiti mortali, ma ha messo in luce criticità nella catena produttiva e distributiva.
Le indagini includono analisi di laboratorio sul prodotto, controlli nelle strutture di produzione e tracciamento della distribuzione nei punti vendita. Questo tipo di verifica richiede tempo e dati condivisi tra agenzie federali, produttori e ospedali pediatrici. Nel frattempo le famiglie colpite hanno ricevuto assistenza medica e consigli su come procedere con eventuali confezioni sospette, mentre i rivenditori sono stati invitati a rimuovere i lotti segnalati dagli scaffali.
Cosa è il botulismo infantile e perché preoccupa
Il botulismo infantile è una malattia rara ma seria causata dalle spore del batterio Clostridium botulinum. Quando le spore vengono ingerite e raggiungono un intestino ancora immaturo, come quello dei neonati nei primi sei mesi di vita, possono germinare e produrre una tossina che blocca la trasmissione nervosa. Questo porta a una paralisi muscolare progressiva che si manifesta con sintomi specifici: difficoltà di suzione e deglutizione, perdita del controllo del capo, debolezza diffusa e compromissione della respirazione se non trattata tempestivamente.
Nel caso dei lotti segnalati, gli esperti stanno valutando se la contaminazione sia avvenuta durante la produzione, l’imballaggio o la conservazione. Latte artificiale, pappe pronte e altri alimenti per l’infanzia passano attraverso processi che dovrebbero eliminare ogni rischio microbico: quando questo non avviene, emergono interrogativi sulla qualità dei controlli e sulle procedure di sanificazione. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che molte famiglie ripongono fiducia totale nelle etichette e nei marchi, senza considerare che la sicurezza alimentare dipende anche da catene complesse di fornitura.
Le autorità hanno consigliato ai genitori di non utilizzare le confezioni interessate e di restituirle o smaltirle secondo le indicazioni ufficiali, mentre medici pediatrici e infettivologi raccomandano attenzione ai sintomi e un rapido accesso alle cure in caso di segnali sospetti. In Italia e in Europa la vicenda è seguita con attenzione perché solleva domande sulla regolamentazione, sui controlli e sulla trasparenza delle aziende produttrici. A livello pratico, molti pediatri invitano a conservare sempre lo scontrino e a registrare il lotto della formula utilizzata: un piccolo gesto che può fare la differenza nelle indagini e nella tutela della salute dei più piccoli.