Il naso che cola e la gola che brucia trasformano qualsiasi gesto quotidiano in un piccolo compromesso: anche scegliere cosa bere. Non è solo una questione di gusto, ma di come i liquidi influenzano la congestione, la consistenza del muco e la sensazione generale di benessere. Una bevanda tiepida può alleggerire la respirazione; una scelta sbagliata può rendere più difficile eliminare i muchi. Chi vive nelle città lo nota subito: in ambienti riscaldati il problema si accentua, e la bevanda giusta diventa una piccola misura di sollievo quotidiano. Qui spieghiamo, senza tecnicismi inutili, cosa privilegiare e cosa evitare per rendere i giorni di raffreddore più sopportabili.
Cosa bere e perché
La prima regola è semplice: mantenere una buona idratazione. Un corpo ben idratato produce un muco più fluido, che si elimina più facilmente e riduce la sensazione di “testa piena”. Le bevande calde, se non sono bollenti, aiutano a umidificare le vie respiratorie e a dare sollievo alla gola irritata. Per questo motivo, una tazza tiepida di tè o una tisana possono essere più utili di un sorso freddo preso in fretta tra le attività.

Il caffè non è vietato: la caffeina può dare una spinta di energia quando la stanchezza prende il sopravvento. Il problema è l’eccesso. La caffeina ha un lieve effetto diuretico e, se si tende a bere meno durante la malattia, favorisce la disidratazione, rendendo il muco più denso. Per questo motivo la moderazione è la parola chiave: una o due tazzine al giorno, accompagnate da acqua, sono un compromesso ragionevole.
Un dettaglio che molti sottovalutano è la temperatura: bevande troppo calde possono peggiorare l’irritazione della gola. Se si vive in regioni dove l’aria è secca, come in molte città del Nord, aumentare la quota di liquidi tiepidi aiuta anche il sonno e il recupero.
Bevande da limitare
Non tutte le bevande convincono quando si è raffreddati. La prima da limitare è l’alcol: favorisce la perdita di liquidi, rallenta la risposta dell’organismo e porta a un muco più denso. In diversi contesti medici lo sconsigliano proprio per questi effetti, soprattutto se si assumono farmaci per la febbre o per il dolore.
Le bibite zuccherate non sono una buona opzione: lo zucchero in eccesso può infiammare la mucosa e aumentare la viscosità del muco, oltre a dare una falsa sensazione di energia seguita da un calo. Anche le bevande troppo calde, vale la pena ribadirlo, possono aggravare il bruciore alla gola. Gli energy drink rappresentano un doppio rischio: combinano elevate dosi di caffeina e zuccheri, elementi che favoriscono disidratazione e infiammazione quando l’organismo è sotto stress.
Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la tentazione di scegliere bevande molto dolci per “sentirsi meglio”: spesso peggiora il quadro. Per chi vive in case riscaldate è utile preferire liquidi leggeri e poco zuccherati, evitando tutto ciò che aumenta la sensazione di sete continua o irrita ulteriormente la mucosa.
Come bere durante il raffreddore
Il modo in cui si beve è importante quanto la scelta della bevanda. Meglio sorseggiare frequentemente piuttosto che bere grandi quantità in una volta sola: la regolarità mantiene il muco fluido e aiuta il corpo a gestire meglio l’infezione. Prediligere liquidi tibetani o tiepidi aiuta a evitare shock termici per la gola. L’acqua resta sempre la base; affiancarla con una tazza di tè verde leggero o con una tisana senza caffeina migliora il comfort.
Le tisane a base di camomilla, zenzero o menta sono utili non per curare il virus, ma per attenuare sintomi: la camomilla lenisce la mucosa, lo zenzero offre un’azione antiossidante e la menta dà una sensazione di naso più libero grazie al mentolo. Una bevanda con miele e limone può ridurre la sensazione di irritazione e apportare una piccola quota di vitamina C senza sovraccaricare lo stomaco.
Un aspetto pratico da non dimenticare è la temperatura: evitare liquidi bollenti e scaldarli a temperatura confortevole. Se la febbre supera i 38°C per più giorni, se compaiono dolore al volto, difficoltà a respirare o tosse persistente, le bevande aiutano ma non bastano: servono lavaggi nasali, riposo adeguato e una valutazione medica. Un dettaglio che molti osservano nelle famiglie è mettere una bottiglia d’acqua tiepida sul comodino: piccoli gesti quotidiani che spesso migliorano il sonno e la capacità di respirare durante la notte.